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Come utilizzare la consulenza d’immagine per creare l’avatar su metaverso

Negli ultimi anni, differenti brand hanno deciso di iniziare ad investire nel metaverso, ovvero un ambiente nel quale gli asset fisici, i luoghi e le persone sono unite con discontinuità. Oggi una professione come quella del consulente di immagine è sempre più importante in un mondo in cui il digitale sta crescendo a dismisura. Questa figura deve essere in grado di cogliere i cambiamenti che ci sono all’interno della società e sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.

Il metaverso: le opportunità

Il metaverso è un termine che è stato coniato da Neal Stephenson in Snow Crash, un romanzo di fantascienza, ed è descritto come una specie di realtà virtuale condivisa tramite il web, dove le persone vengono rappresentate in tre dimensioni da degli avatar. Si tratta di un universo nell’universo, infatti, l’etimologia della parola deriva dalla combinazione delle parole “meta”, che significa “dentro”, e “verso”, ovvero l’abbreviazione di “universo”.

Per accedere al metaverso serve solo registrarsi ad un apposito sito web e indossare un visore. Considerando le sue grandi potenzialità, tante aziende stanno cominciando ad investire in questa realtà. Un caso significativo è quello di Mark Zuckerberg, che ha creato Meta per formare uno spazio virtuale dove le persone possano interagire tra di loro, lavorare e giocare. Un ulteriore esempio è rappresentato dal caso di Microsoft: è stato annunciato che, a partire da metà 2022, su Teams si potrà partecipare a delle riunioni online, utilizzando degli avatar personalizzabili secondo i gusti degli utenti.

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Cosa sono gli avatar

Il termine “avatar” deriva dal sanscrito avatāra ed indica la forma fisica che una divinità assume nel momento in cui deve ristabilire l’ordine cosmico. Nel mondo moderno, invece, “avatar” indica l’immagine che gli utenti scelgono per rendersi visibili in rete e riconoscibili dagli altri. L’obiettivo è quello di unificare l’identità reale e quella digitale, creando un’estensione di sé, per poter vivere in una realtà differente. Il termine “avatar”, quindi, indica l’identità che una persona decide di assumere e il modo attraverso cui ci si vuole mostrare agli altri.

Uno studio molto interessante sugli avatar è stato condotto da Yee & Bailenson sull’illusione della proprietà del corpo nel mondo digitale e le conseguenze sui comportamenti interpersonali delle persone. I due autori hanno coniato il termine “Proteus Effect” per riferirsi al processo di cambiamento nei comportamenti di coloro che utilizzano gli avatar con caratteristiche e qualità diverse dalle proprie.

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L’obiettivo dello studio è capire se il comportamento delle persone sia allineato con la loro auto-rappresentazione digitale: i risultati dimostrano che i partecipanti chesi incarnano in avatar più attraenti entrano più in confidenza con le altre persone, rispetto ai partecipanti con avatar meno attraenti. Il comportamento degli utenti, quindi, oscilla tra l’essere più socievole, intimo e amichevole in base all’aspetto degli avatar.

Prendendo in esame questo studio, occorre riflettere sulla professione del consulente d’immagine, che ha l’obiettivo di aiutare le persone a valorizzarsi dal punto di vista estetico. Fino a qualche tempo fa, questa figura si limitava ad agire nel mondo reale, ma, oggi, è fondamentale riuscire a stare al passo con i tempi e sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie, ad esempio, investendo sull’immagine degli avatar.

Consulenza d’immagine per avatar

Si sta iniziando a parlare sempre più del modello Direct To Avatar, inteso come un nuovo modello di business che non si limita a rivolgersi ai consumatori come persone fisiche, ma parla ai loro avatar, i quali vivono nel mondo digitale, proprio come si vive nel mondo reale. L’obiettivo è vendere i prodotti all’interno del metaverso, interagire con le persone e andare incontro ai loro bisogni.

I brand di moda sono stati proprio tra i primi a riuscire a sfruttare nel modo giusto le opportunità del metaverso. Gli avatar rappresentano oggi un nuovo target per i brand, grazie alla possibilità di poterli vestire, personalizzare e relazionarsi con loro come fossero persone reali, diventando un elemento identificativo di qualsiasi marchio.

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In questa nuova realtà, il ruolo dei consulenti d’immagine potrebbe rivelarsi fondamentale tanto più se si mira a rendere l’avatar esteticamente coerente al valore della persona che vi è dietro. Invece, è preferibile utilizzare un solo avatar per tutti i social network, modificandolo ogni volta che l’immagine del brand evolve, e prestare attenzione alla scelta dell’abbigliamento, dei colori e della posa nella foto, al fine di veicolare un messaggio coerente con gli obiettivi del brand. Il consulente d’immagine, quindi, può valorizzare i punti di forza dell’avatar, utilizzare un outfit e un trucco perfetti, e creare la figura più adatta in base all’obiettivo che si vuole raggiungere.

Oggi gli influencer avatar stanno spopolando sul web, arrivando persino a contare milioni di follower sui social. Il caso di Lil Miquela è sicuramente quello più celebre: un influencer di grande successo che, però, esiste solo virtualmente. Lil Miquela sbarca sui social nel 2016 e riesce ad ottenere da subito una grande popolarità, arrivando a collaborare con brand come Calvin Klein, Prada, Supreme e Chanel. Dietro a questo progetto c’è un intero team di persone che lavora ogni giorno per creare dei contenuti efficaci e migliorare l’immagi ne di questo avatar; questo esempio è la dimostrazione che investire in queste nuove professioni si sta rivelando di fondamentale importanza nella nostra società.

Ilaria Marocco

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