La consulenza è una prestazione lavorativa professionale da parte di un consulente ovvero una persona che, avendo accertata qualifica in una materia, consiglia e assiste il proprio cliente o committente nello svolgimento di cure, atti, bisogni, pratiche o progetti fornendo o implementando informazioni, pareri o soluzioni. Compito del consulente è quindi, una volta acquisiti gli elementi che il cliente possiede già, di aggiungervi quei fattori di sua esperienza, conoscenza e professionalità che possono promuoverne sviluppi nel senso desiderato; in tale contesto è sostanziale il rapporto di fiducia tra il committente e chi fornisce consulenza. Tale fiducia può fondarsi su un rapporto consolidato, sulla notorietà del consulente, sulla competenza e capacità dimostrate, sui titoli accademici e professionali che egli possiede. In talune situazione al consulente è richiesta una prestazione di tipo teorico ovvero la mera trasmissione di conoscenze e istruzioni: in questo caso la consulenza è più esattamente formazione. In altre, diametralmente opposte, al consulente è richiesto di eseguire materialmente delle incombenze operative al posto del committente (quando il cliente è un’azienda si parla di “affidamento o appalto di servizio” o outsourcing). Il ricorso alla consulenza esterna da parte di un’azienda, diffuso nell’ambito dei servizi, è detto outsourcing ovvero esternalizzazione delle risorse umane, motivato spesso dall’elevato grado di specializzazione professionale per la prestazione lavorativa richiesta e dall’abbattimento dei costi imponibili della risorsa al termine della prestazione professionale fornita dallo stesso attraverso forme di lavoro contrattuali tipiche come i contratti di lavoro a progetto o attraverso la somministrazione di lavoro.
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