Il portamento viene erroneamente associato solo a temi quali l’eleganza o la classe nel vestire, ma al contrario di quanto si possa pensare, è un argomento strettamente legato alla comunicazione non verbale e alla capacità di fare una buona prima impressione. I consulenti d’immagine sanno quanto possa essere importante avere in prima persona un portamento adeguato e, in seconda battuta, insegnare ai propri clienti come questo elemento contribuisca alla creazione di una figura coerente e positiva.
Indice:
- Cos’è il portamento
- Gestione del corpo e comunicazione non verbale
- Le 3 posture principali
Cosa è il portamento
Secondo una nota e accreditata enciclopedia, il portamento è definito come “Il modo di atteggiare la persona, il corpo, soprattutto nel muoversi, nel camminare”. Si tratta quindi di un insieme complesso di elementi che, nel loro insieme, definiscono in maniera molto precisa una persona e il modo in cui viene percepita dagli altri.
Del resto il modo in cui una persona utilizza il proprio corpo ha anche a che fare soprattutto con la prossemica, una branca della semiotica che si occupa proprio di studiare come la gestione dello spazio interpersonale venga utilizzato, a fini anche comunicativi, dalle persone nelle diverse culture. La prossemica ha a che fare quindi soprattutto con alcuni elementi sociali e culturali: ad esempio, la percezione della vicinanza di un corpo può essere molto diversa in Occidente, rispetto a quella che è in Oriente.
D’altra parte la prossemica viene notevolmente influenzata anche dall’abbigliamento che si utilizza: quest’ultimo, in quanto forma di comunicazione non verbale per eccellenza, incide in maniera significativa non solo sul messaggio complessivo che si inoltra al proprio interlocutore, ma anche sulla percezione che questo può avere del soggetto.
La gestione del proprio corpo e la comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale è uno strumento potente e, se utilizzato con la giusta padronanza, può diventare un’arma di persuasione eccezionale. Questo vale non solo in ambito business – dove fare una buona prima impressione fin dalla stretta di mano può essere importante – ma anche a livello personale.
Postura e portamento sono infatti due elementi che non possono essere sottovalutati in nessuna situazione. Un consulente d’immagine che desidera dare il proprio contributo concreto alla creazione di un’immagine coerente del proprio cliente non può prescindere da questi temi.
Le tre principali posture
In particolare quando si parla di postura possono essere individuate tre macro-posizioni, secondo quanto definito da Giusti e Pizzo nel 2003 in “La selezione professionale. Intervista e valutazione delle risorse umane con il modello pluralistico integrato“:
- Postura in avanti: come hanno affermato alcuni illustri studiosi tra cui McCroskey, Payne e Richmond alla fine degli anni ‘90, assumere una postura eretta, ma rilassata e leggermente proiettata in avanti aiuta a comunicare un messaggio di proattiva rilassatezza.
- Postura verso il basso: chi assume questa posizione esprime bisogno. Maggiori sono la curvatura verso il basso e la posizione della testa più è accentuato il messaggio negativo che viene trasmesso. Non casualmente questa posizione richiama quella dell’inchino, massima espressione in numerose culture di sottomissione.
- Posizione rigida: la postura del corpo e delle spalle trasmettono un messaggio di autorevolezza. La posizione rigida viene apprezzata non solo nella camminata che è quasi robotica, ma anche nel modo in cui ci si siede e si stringe la mano.
Fin da questi brevi accenni appare chiaro come anche solo sedendosi sulla sedia una persona possa comunicare un certo tipo di messaggio: postura e portamento sono un vero e proprio modo di esprimersi e contribuiscono alla creazione di una determinata immagine della persona, oltre a crearne una altrettanto precisa nella mente del proprio interlocutore.
Con il corpo si può manifestare e trasmettere gradimento, sicurezza, accettazione a anche contraddizione e disagio: sta al consulente d’immagine usare questo strumento per fare una buona prima impressione e saperlo “insegnare” al proprio cliente per creare un’immagine quanto più coerente possibile.
Vuoi scoprire tutte le regole della comunicazione non verbale e come usarle nella tua attività come consulente d’immagine? Restiamo in contatto
Sei un consulente d’immagine e vuoi approfondire o affinare le tue conoscenze nell’ambito della comunicazione non verbale? Noi dell’Accademia Consulenza d’Immagine abbiamo creato un percorso multidisciplinare che permette al corsista di acquisire le conoscenze teoriche e pratiche non solo per esercitare la professione con soddisfazione, ma imparare a promuoversi in maniera efficace.